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Incentivi auto 2023: la guida agli ecobonus

06 Febbraio 2023

Cosa sono gli incentivi e per chi sono? A quanto ammontano in euro, a seconda delle fasce di emissioni? I vantaggi si hanno solo con la rottamazione? Ecco tutte le risposte alle vostre domande.

Cosa sono gli incentivi?

Nel mondo dell’auto per incentivi s’intendono quegli ecobonus in denaro erogati dal Governo per favorire l’acquisto di auto nuove con un impatto ambientale ridotto. Per il 2023 lo Stato mette a disposizione del settore 650 milioni di euro. 575 milioni sono per chi compra le automobili e 40 per favorire l’installazione delle colonnine di ricarica nelle case private o nei condomini. Dei restanti 35, 20 sono per l’acquisto di ciclomotori e motocicli termici o elettrici, mentre gli ultimi 15 sono per i veicoli commerciali elettrici.

Per chi sono gli incentivi 2023?

Gli incentivi auto 2023 sono a disposizione sia dei privati sia delle aziende, a patto che scelgano modelli ecologici e che non superino determinati livelli prezzo. Tutti – e quindi anche le società di noleggio e di car sharing – possono usufruire dei fondi acquistando vetture con emissioni di CO2 comprese tra 0 e i 60 g/km, ossia in pratica auto elettriche e ibride plug-in. I privati possono poi ottenere un contributo anche optando per modelli ibridi, a benzina, a gasolio, a GPL o a metano con emissioni di CO2 da 61 fino a 135 g/km. Ciò però solo a patto che rottamino contestualmente un’altra vettura inquinante. Gli importi erogati alle famiglie cambino tra l’altro anche in base al reddito (ISEE). Vediamo fascia per fascia a quanto ammontano le agevolazioni e quali sono i limiti di prezzo definiti dalla legge.

Fiat 500e in carica

Fascia 0-20 g/km: gli incentivi per le auto elettriche

Nella fascia di emissioni 0-20 g/km di CO2 rientrano le auto elettriche pure (BEV) o tutt’al più quelle dotate di un range extender, ovvero di un motore termico scollegato dalle ruote e che si occupa solo di produrre energia elettrica. Il contributo per chi acquista questi mezzi è di norma a 3.000 euro, che salgono a 5.000 nel caso che l’operazione avvenga rottamando un’auto con classe di emissioni Euro 4 o inferiore. Quest’anno il Governo ha previsto poi un aumento del contributo del 50% a favore di chi desidera un’auto a basso impatto ambientale e presenta un ISEE da cui risulti un reddito fino a 30.000 euro. Il Governo stabilisce inoltre un prezzo massimo per le auto incentivabili. Per la fascia di emissioni 0-20 g/km di CO2 il valore soglia è di42.700 IVA compresa (come da listino ufficiale e compresi gli accessori montati).

Jeep Wrangler plug-in hybrid

Fascia 21-60 g/km: gli incentivi per le auto ibride plug-in

A popolare questa seconda fascia di emissioni sono più che altro le auto ibride plug-in. L’incentivo per chi acquista tali vetture ammonta a 2.000 euro, che si raddoppiano a 4.000 euro con la rottamazione di un’auto con omologazione da Euro 0 a Euro 4. Anche in questo caso all’ecobonus si applica una maggiorazione del 50% in caso che la richiesta venga da chi ha un reddito inferiore ai 30.000 euro. Anche per questa categoria il legislatore ha fissato un tetto massimo di prezzo per poter godere dei benefici di legge. Si tratta di 54.900 euro, IVA e accessori inclusi.

Fiat Panda Hybrid

Fascia 61-135 g/km: gli incentivi per le auto a benzina, diesel, GPL e metano

Il quadro degli incentivi 2023 si completa con la fascia di emissioni che va dai 61 ai 135 g/km di CO2. Al suo interno ricadono numerose auto mild hybrid e full hybrid, oltre a quelle endotermiche meno inquinanti, alimentate a benzina, a gasolio, a GPL o a metano. Per questi modelli l’incentivo è di 2.000 euro e viene erogato solo ed esclusivamente ai privati che rottamino una vecchia auto, di classe Euro 4 o inferiore. In questo caso non ci sono maggiorazioni per i soggetti a basso reddito e il prezzo massimo di listino si attesta di nuovo a 42.700 euro, sempre IVA e accessori compresi.

Come e quando richiedere gli incentivi?

Gli incentivi di cui sopra sono previsti per le auto acquistate dall’1 gennaio al 31 dicembre 2023. Una volta firmato il contratto, saremo noi o a sbrigare le formalità necessarie per prenotare i relativi contributi, fino a esaurimento degli stessi. La quantità di fondi ancora disponibili può essere controllata da chiunque e in ogni momento sul sito https://ecobonus.mise.gov.it, che viene aggiornato in tempo reale.

Quali auto si possono rottamare per massimizzare gli incentivi?

Le auto che beneficiano della campagna di rottamazione sono quelle con una classe di emissioni inferiore a Euro 5. Tali mezzi devono essere intestati da almeno un anno a chi compra l’auto nuova o a un familiare convivente, che compare nello stato di famiglia. L’auto acquistata va invece immatricolata entro sei mesi dal giorno in cui il contributo è prenotato dalla concessionaria. Un volta avventa l’immatricolazione, infine, l’auto non può essere rivenduta prima di un anno. Il periodo sale a due anni se l’auto appartiene a una società di car sharing.

 

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