
Recentemente c’è stato un aggiornamento del Codice della Strada, che ha introdotto tante importanti novità. Tra loro spiccano nuove sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza e diverse regole per i neopatentati. Tra le vecchie disposizioni sempre valide ce n’è però una che troppo spesso viene ancora oggi ignorata. Si tratta di quella che impone l’uso delle cinture di sicurezza anche ai passeggeri posteriori. La questione merita di essere approfondita.
Cinture di sicurezza posteriori: cosa prevede l’articolo 172 del Codice della Strada
L’articolo 172 del Codice della Strada stabilisce che tutti i passeggeri presenti a bordo di un veicolo, inclusi quelli seduti sui sedili posteriori, devono indossare le cinture di sicurezza, se il mezzo è dotato di tali dispositivi. L’obbligo vale per le autovetture private, i mezzi adibiti al trasporto pubblico non urbano (compresi taxi e NCC) e i veicoli commerciali, leggeri e pesanti.
Sono previste alcune esenzioni dall’uso delle cinture di sicurezza. Tra i soggetti autorizzati a non indossare le cinture ci sono per esempio:
- Conducenti di veicoli per la raccolta di rifiuti urbani durante la guida a bassa velocità.
- Conducenti e passeggeri di mezzi di emergenza, come ambulanze e veicoli delle forze dell’ordine, in determinati contesti operativi.
- Persone con particolari condizioni mediche certificate.
Cosa fare se il passeggero non vuole indossare la cintura
Se un passeggero seduto sui sedili posteriori si rifiuta di indossare la cintura di sicurezza, il conducente è tenuto a informarlo dell’obbligo legale e delle possibili conseguenze. In teoria, la responsabilità principale per il mancato utilizzo delle cinture ricade sul passeggero stesso. Attenzione, però, perché recentemente la Cassazione si è pronunciata attribuendo una responsabilità anche al guidatore, che è peraltro sempre responsabile, insieme all’eventuale tutore presente, degli eventuali minori a bordo.
Per evitare situazioni spiacevoli, è bene ricordare ai passeggeri che l’uso delle cinture di sicurezza posteriori è obbligatorio e necessario per la sicurezza di tutti. Va spiegatoi inoltre che, in caso di controlli, la mancata osservanza può comportare una multa. A questo punto, se il passeggero continuasse a rifiutarsi, si può valutare anche l’opportunità di non proseguire il viaggio.
Conseguenze in caso di incidente per un passeggero senza cintura
Chiarito il discorso regole, vediamo in concreto che tipo di problemi dà il fatto che il passeggero non sia ben assicurato al sedile. Il mancato uso delle cinture posteriori aumenta prima di tutto in modo esponenziale il rischio di gravi lesioni per il passeggero stesso. Inoltre rappresenta anche un pericolo mortale per chi occupa i sedili anteriori. In caso di brusca frenata o peggio di collisione, un passeggero senza cintura diventa una massa non trattenuta, che può quindi trovarsi scagliata in avanti con una forza devastante, mettendo a rischio la vita degli altri occupanti, anche se muniti di cintura.
Studi sulla sicurezza stradale dimostrano che i passeggeri posteriori senza cintura aumentano del 50% il rischio di lesioni gravi o mortali per i passeggeri anteriori durante un incidente. In un simile quadro, il passeggero non solo è esposto al pericolo di riportare danni fisici ma rischia ripercussioni legali e amministrative.
Indossare le cinture di sicurezza è un gesto semplice ma essenziale per salvare la vita, propria e altrui.
Le sanzioni per il mancato uso delle cinture posteriori
Il Codice della Strada prevede sanzioni per chi non indossa le cinture di sicurezza posteriori. Le multe possono variare da un minimo di 83 euro a un massimo di 332 euro. È poi prevista anche la decurtazione di 5 punti dalla patente del conducente che viaggi con in macchina un minore non assicurato correttamente al sedile.